La rapida accelerazione del processo tecnologico, in particolar modo manifestatasi negli ultimi quattro anni, ci ha condotti verso la realizzazione di importanti cambiamenti nel setting psicoterapeutico: si è consolidata l’esperienza della psicoterapia on line.
La distanza, il contatto indiretto e i corpi dietro allo schermo, sono divenuti elementi di riflessione centrali nella relazione terapeutica. Un gruppo di lavoro che ha visto coinvolti allievi di due scuole di psicoterapia (ANEB e IDO-MITE) ha lavorato per due anni, a distanza e in interazione, producendo i saggi contenuti nel testo. In che modo possiamo connettere il corpo alla relazione a distanza? È fondamentale ritrovare un ponte di collegamento fra dimensione psichica e corporea. Lo psicoterapeuta, attraverso la sua opera analitico-simbolica con i pazienti, attiva il processo di trasformazione dei frammenti di sogno in immagini, e restituisce la costellazione di emozioni e sensazioni corporee che ne scaturisce. Diventa possibile, nella psicoterapia on line, recuperare l’unità “psiche e corpo”, operando un processo di inversione: dai sogni alla dimensione immaginaria, fino ai corpi sottili e alla dimensione corporea.