La sofferenza psicologica nelle sue varie forme, dall’ansia, sempre più diffusa, agli attacchi di panico, alla temuta depressione, alle forme più o meno gravi dei disturbi alimentari (obesità, bulimia, anoressia) dà a volte un disagio talmente grande da preferirle la sofferenza fisica. Quando si manifestano, i sintomi psichici sono percepiti come scollati da qualunque causa individuabile e ci si sente persi, disorientati, a volte anche frantumati e non più in grado di far fronte alle complesse richieste della propria esistenza.
Ma i problemi psichici, per quanto a volte tremendi non sono un nemico, bensì segnali che la psiche manda per dichiarare che l’assetto psicologico che si era raggiunto non è più in grado di far fronte ai bisogni attuali.
Si situa qui la possibilità di un intervento psicoterapico.
Cos’è la psicoterapia?
La psicoterapia è una terapia che non prevede i farmaci, ma utilizza a scopo terapeutico la relazione fra lo psicoterapeuta e il paziente. Si effettuano degli incontri con una cadenza regolare, di solito settimanale e, fra terapeuta e paziente si crea un legame, un ponte attraverso il quale passano i contenuti di cui il paziente è portatore e trovano accoglienza e comprensione nel terapeuta, vengono analizzati, fatti evolvere e trasformati. La psicoterapia ha quindi lo scopo di accogliere la sofferenza del paziente aiutandolo a ricreare un ordine e un senso nel disordine che si è generato e nella conseguente mancanza di senso. Durante i colloqui con lo psicoterapeuta si ripercorrono le tracce a volte deboli, a volte forti ma spesso indecifrabili, che l’inconscio lascia intravedere, si ricostruisce una storia, si da un nuovo significato ad eventi apparentemente irrilevanti. Pian piano si scoprono i legami fra disagio e storia personale e si ridisegna uno scenario possibile, finchè i sintomi scompaiono e il paziente recupera la propria energia psichica dispersa nel complesso sistema simbolico di cui era prigioniero.
Una psicoterapia può essere effettuata con uno psicologo che, come nel mio caso, ha seguito un particolare iter formativo ed è iscritto nell’Elenco Speciale degli Psicoterapeuti dell’Ordine degli Psicologi della propria regione.
Cos’è la psicanalisi?
La psicanalisi è un approccio psicoterapico che incentra la propria attenzione sulle dinamiche inconsce del paziente, guidandolo a confrontarsi con esse, sia attraverso la lettura simbolica degli accadimenti, sia più direttamente con l’analisi dei sogni e delle fantasie, delle paure e dei desideri nascosti. In una parola lo guida al confronto con l’Ombra, parte nascosta di noi, ma necessaria a darci spessore, luogo dove si situano gran parte dei contenuti che dobbiamo integrare per poter procedere oltre il punto in cui ci siamo incastrati. L’operazione non è facile soprattutto all’inizio, anche perché tutto ciò che è confronto con l’esperienza intima e profonda genera pigrizia o paura.
Nella nostra società il complimento “Sei una persona solare!” è un vanto. Quindi entrare in contatto con la profondità della psiche e le sue irrinunciabili parti in ombra fa paura, perché ci espone ad una consapevolezza dolorosa. Ciò rende impopolare la psicanalisi e sgradevoli le sue metafore: “strizzacervelli”, nome con cui spesso è designato lo psicanalista, evoca sforzo, manipolazione, costrizione, tortura, o comunque pesantezza.
La psicanalisi porta oltre l’obiettivo della psicoterapia, che è la guarigione dai sintomi. Essa è anche un percorso di tipo esistenziale e, a volte, un paziente, eliminata la quota patologica, rimane in trattamento psicanalitico per raggiungere un’evoluzione individuativa che gli permetta di conquistare una soddisfazione profonda e creativa nella sua esistenza.
Una psicanalisi può essere effettuata da uno psicologo-psicoterapeuta che abbia seguito un particolare iter formativo presso una scuola di psicanalisi. Ne esistono diverse: quelle che fanno capo al pensiero di Sigmund Freud e dei suoi allievi più noti (Jung e Adler) hanno il denominatore comune di essere definite scuole a impronta psicodinamica, in cui l’attenzione è alla psiche inconscia e alle sue produzioni (sogni, fantasie, lapsus etc.), oltrechè naturalmente ai processi coscienti.
La mia formazione psicanalitica è junghiana (CIPA, IAAP).